Nel saggio si ricostruiscono i rapporti tra Gadda e la città di Roma prima che lo scrittore scrivesse il Pasticciaccio, attraverso le inedite lettere (conservate presso l'Archivio A. Bonsanti del Gabinetto Vieusseux di Firenze) scritte a un collega della Ammonia Casale, Franco Rossi, già Futurista. Vengono alla luce alcuni ambienti prima ignorati della vita dell'ingegnere, una figura originale come quella di Franco Rossi, con cui Gadda intesse un fitto epistolario non solo funzionale e scientifico, e viene fatta luce sulle collaborazioni scientifiche degli anni Trenta, molto discusse dalla critica perché apparentemente fiancheggiatrici del Regime. L'articolo permette, al contrario, di mettere a fuoco i reali rapporti tra Gadda e i committen...